Soprintendenza archivistica della Sardegna

Sigillo pendente in ceralacca di Filippo V in un documento dell'anno 1707, Archivio Amat di San Filippo di Cagliari


Archivi privati

Gli archivi privati sono il prodotto e lo specchio dell'attività di imprese, banche, assicurazioni, partiti politici e sindacati, oltre che di quella di cittadini singoli o associati.

E' lo Stato, attraverso le Soprintendenze archivistiche, ad accertare l'esistenza delle fonti documentarie private, a vigilare sulla loro corretta conservazione e a garantirne la pubblica fruizione, concordando, di volta in volta, le modalità di consultazione con proprietari o detentori.

La dichiarazione di "interesse storico particolarmente importante"  è l'atto amministrativo formale con cui l'archivio privato viene riconosciuto importante ai fini della ricerca e con cui vengono costituiti il vincolo a salvaguardia dell'integrità dell'archivio e il diritto per il proprietario di accedere ai finanziamenti pubblici, di usufruire di interventi diretti e gratuiti da parte della Soprintendenza e di avvalersi delle norme sul pagamento delle imposte con la cessione di beni culturali.

Numerosi sono anche gli archivi privati conservati presso gli Archivi di Stato, donati o depositati  per il tramite della Soprintendenza Archivistica.  Ad esempio l'Archivio di Stato di Sassari ha ricevuto in donazione gli archivi delle famiglie Lavagna Mocci, 1655-1922, e Manca di Mores, 1736-1868, nonché la raccolta del prof. Antonio Vincenzo Mattone costituita da documenti relativi all'attività svolta a Sassari dal movimento operaio e sindacale, da quello studentesco e dal PCI. L'Archivio di Stato di Nuoro ha in deposito l'archivio degli avvocati Delitala di Orani. E numerosi sono anche complessi archivistici privati conservati  presso archivi comunali, molti dei quali per via di atti di donazione o di deposito promossi dalla Soprintendenza Archivistica, tra i più recenti si segnala la donazione della Carte Allegretti Crespellani alla Mediateca del Mediterraneo (Archivio comunale di Cagliari), documentazione contenente rilevanti  testimonianze sulle iniziative degli anni Settanta del Novecento del movimento della lotta per la casa a Cagliari, principalmente incentrate sulla difesa del  Borgo S. Elia,  e del movimento di  vari gruppi cristiani spontanei operanti in Sardegna  negli anni '60-80.

Si rimanda, per questi, ai siti web dei relativi Istituti.



Ultimo aggiornamento: 24/08/2022